Pubblico con piacere l’articolo dell’amico Alessando Basile in cui parla di alcuni questioni legali della Blockchain: un argomento di forte attualità che merita degli approfondimenti.
Blockchain e normativa: un paradosso tecnologico
In questo post parleremo del paradigma della blockchain, passando per gli utilizzi che la blockchain ha al giorno d’oggi per arrivare per arrivare agli aspetti normativi connessi al paradigma.
Cos’è la blockchain?
Ultimamente si è sentito parlare molto di cripto valute (bitcoin in particolare) e di tutti i grossi guadagni che ci sono stati per le persone che hanno deciso di investire qualche euro (alcuni più di qualche) e di quali sono le possibilità di guadagno che le cripto possono portare.
Tuttavia, per quelli come me all’inizio, e per quelli come te che si stanno interessando da poco al tema e vogliono capire meglio di cosa ti tratta, non è chiaro su quale tecnologia si basano le cripto, cioè la blockchain. Facciamo, quindi, un po’ di chiarezza!
La grande novità del momento che sta interessando molti, tra cui tu lettore che stai leggendo, è la blockchain (letteralmente catena di blocchi), che non è nient’altro che un registro digitale immodificabile, trasparente e sicuro: è subito facile capire come rispetto al cartaceo il registro digitale è più affidabile.
La blockchain, più che una tecnologia, è un paradigma tecnologico che unisce diverse tecnologie già esistenti (ad esempio la firma digitale e la marcatura temporale di file) per creare un qualcosa di nuovo, un paradigma per l’appunto, che permette di semplificare e certificare tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Il registro è decentralizzato perché non viene controllato da una sola persona o da una sola società, ma è basato sui rapporti che si creano tra i nodi della catena, cioè i device che fanno parte della catena e che autorizzano e certificano le informazioni e le azioni che avvengono all’interno della blockchain.
Una volta che le informazioni o le azioni sono state certificate vengono registrate nei blocchi di cui è formata la catena, ed è proprio in questo momento che le informazioni vengono rese certe, anche con riferimento alla loro data, e rese immodificabili.
Vorrei, però, tranquillizzarti perchè la blockchain non ha lo scopo di controllore chi fa cosa, ma ha lo scopo di certificare e gestire al meglio le informazioni che ti riguardano per fornirti al meglio i servizi che stai utilizzando o che deciderai di utilizzare.
Quali sono i maggiori utilizzi della blockchain?
Il paradigma, vista la sua natura tecnologia, è applicato in molti settori che hanno a che fare con la realtà quotidiana della vita delle persone come te e come me, e per questo è importante capire come questi vengono influenzati.
Storicamente il primo utilizzo della blockchain è stato il “mining”, cioè la possibilità di ottenere cripto valute risolvendo complessi problemi matematici e la prima cripto è stato proprio il bitcoin di cui abbiamo già parlato.
Come puoi facilmente immaginare, visto che si parla di valute e di denaro, il primo settore che è stato influenzato dalla blockchain è quello bancario. Infatti, ad oggi le banche stanno sviluppando delle blokchain interne per gestire al meglio e in modo certificato le transazioni bancarie e supportare i propri clienti negli investimenti e nelle gestioni delle pratiche bancarie.
Accanto al settore bancario, vista la vicinanza, è stato influenzato il settore fintech, cioè il settore dei servizi finanziari basati su nuove tecnologie e connessi al settore bancario di modo che le nuove tecnologie riescono a servire meglio gli utenti come te e come me certificando e migliorando i servizi offerti.
Anche il settore assicurativo è stato influenzato e migliorato dalla blockchain: le assicurazioni sono in grado di valutare e migliorare le polizze assicurative, valutare in tempi brevi i sinistri ed erogare i rimborsi in maniera più veloce per chi ne ha bisogno (chi deve riparare la macchina, ricostruire la casa o pagare le cure mediche).
Come puoi immaginare, a parte questi settori nei quali la blockchain è già ampiamente utilizzata, ce ne sono altri in cui è sicuramente utile:
- logistica, le società possono tracciare con sicurezza il percorso degli alimenti e di altri prodotti per certificarne la provenienza, garantire la qualità e ridurre gli sprechi;
- sanità, registri digitali che contengono il fascicolo medico di persone come te di modo che in caso di problemi di salute anche i medici che non ti conoscono possono sapere di te e curarti al meglio;
- immobiliare, certificare i passaggi di immobili vuol dire essere sicuri di chi vende ed evitare le truffe che possono capitare nella vita quotidiana
Quali sono le leggi che regolano la blockchain?
Rispondere a questa domanda non è semplice, ma cercherò di farlo nel modo più semplice di modo da farti capire come il panorama internazionale si sta muovendo sulla tematica blockchain: è importante evidenziare, prima di tutto, che la blobkchain nasce con una natura anarchica per essere al di fuori di tutti i sistemi di governo, quindi voler dare delle regole alla blockchain è un po’ un paradosso.
Tuttavia, la blockchain sta emergendo ed entrerà sempre più nella nostra vita quotidiana ed è per questo che la legge si sta oggi confrontando con la blockchain sia con riferimento al paradigma stesso, sia per le applicazioni nei singoli settori di business dove la blockchain viene interessata con maggiore interesse (ad esempio quelli che ho indicato sopra).
Partendo dal paradigma gli aspetti e le questioni legali da considerare sono diversi:
- la certificazione delle informazioni permette anche di fare prova davanti ad un giudice?
- gli smart contract (cioè i contratti basati su blockchain che si eseguono automaticamente all’avverarsi di una condizione) possono essere risolti e cancellati?
- le ICO (Initial Coin Offering, cioè la raccolta di capitali da parte delle società tramite la generazione di proprie cripto valute) sono legali in tutti i paesi anche se non vengono regolate?
- i dati personali registrati nella blockchain non possono essere modificati e cancellati e questo non rispetta le regole dettate dal GDPR (regolamento europeo sulla tutela dei dati personali). Posso, quindi, garantire agli utenti della blockchain la possibilità di esercitare questi diritti?
Invece, per quanto riguarda i singoli settori, bisognerà guardare, ad esempio, alla legge sull’anticorruzione per i capitali raccolti con le ICO e le normative bancarie per i servizi gestiti dalle banche stesse, oppure la validità delle polizze assicurative.
Queste sono solo alcune delle questioni legali relative alla blockchain e che ti ho voluto indicare, ma sono ancora molti gli aspetti che non sono considerati e che non hanno soluzione: quello che serve in questo caso è proprio un framework legale che permette di regolare la blockchain e permettere alle persone, come te e come me, di poterla utilizzare con sicurezza nella propria vita quotidiana.
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